Arte Sacra


I dipinti di Felice Cremesini si soffermano con paziente osservazione sui dettagli di nature morte e figure umane che, come nelle tele dei grandi maestri del passato, nascondono molteplici valenze simboliche . Una personale sensibilità narrativa , e il possesso di conoscenze pittorico-esecutive, affinate con lo studio delle opere di artisti del Seicento , in cui al virtuosismo tecnico si accompagna la forte espressività data dai contrasti chiaroscurali e dall’uso direzionato della luce in funzione drammatica e “rivelatrice”, costituiscono , unitamente all’ interesse di tipo psicologico e fisionomico nella descrizione dei volti , gli aspetti fondamentali del lavori di Cremesini .

Attraverso un linguaggio figurativo di tipo realistico, i suoi quadri indagano ciò che sta al di là delle apparenze sensibili , e mentre rendono,con una gamma di luminosi colori , la rigogliosa vitalità e bellezza del creato , che nel suo massimo splendore diviene un ineludibile “memento mori”, pongono precise domande sul significato e il valore della vita dell’uomo e del suo desiderio d’Infinito.

Negli oli che rappresentano parabole evangeliche ed episodi della vita di Cristo o di santi vissuti in differenti epoche , le plastiche immagini , sospese in uno spazio senza tempo , superando la dimensione narrativa e la stretta aderenza alla tradizione iconografica , esprimono in modo personale un senso del sacro che affonda le radici nella cultura e nella religione del cristianesimo . Soffermandosi sui composti ma eloquenti gesti e sulla coinvolgente espressività dei volti di due soli personaggi, disposti in primo piano e simbolicamente illuminati da un fascio di luce di valore soprannaturale , l’artista sintetizza il significato religioso della scena , proposta all’osservatore con lo spirito e la sensibilità dell’uomo contemporaneo che riflette sulla propria Fede.


Laura Sesler


Dante e la Trinità - Paradiso XXXIII - Dal canto XXXIII del Paradiso ha preso ispirazione il dipinto di Felice Cremesini, contraddistinto da un'impostazione formale e costruttiva, che inserisce la visione di Dante in una luminosa atmosfera, carica di mistero e oniricamente sospesa. Valenze descrittive e simboliche si intrecciano saldamente nella raffigurazione del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo definiti con la consueta cura disegnativa e attenzione ai particolari che caratterizzano la cifra stilistica del pittore. La tela sottolinea come lo sguardo e la mente di Dante, affiancato dalla figura di Maria, fossero fortemente attratti dalla visione celeste della Trinità, concentrandosi in modo particolare sulla persona divina del Figlio, che nell'incarnazione ha assunto anche la natura umana.
Laura Sesler

I dipinti di Felice Cremesini si soffermano con paziente osservazione sui dettagli di nature morte e figure umane che, come nelle tele dei grandi maestri del passato, nascondono molteplici valenze simboliche . Una personale sensibilità narrativa , e il possesso di conoscenze pittorico-esecutive, affinate con lo studio delle opere di artisti del Seicento , in cui al virtuosismo tecnico si accompagna la forte espressività data dai contrasti chiaroscurali e dall’uso direzionato della luce in funzione drammatica e “rivelatrice”, costituiscono , unitamente all’ interesse di tipo psicologico e fisionomico nella descrizione dei volti , gli aspetti fondamentali del lavori di Cremesini .

Attraverso un linguaggio figurativo di tipo realistico, i suoi quadri indagano ciò che sta al di là delle apparenze sensibili , e mentre rendono,con una gamma di luminosi colori , la rigogliosa vitalità e bellezza del creato , che nel suo massimo splendore diviene un ineludibile “memento mori”, pongono precise domande sul significato e il valore della vita dell’uomo e del suo desiderio d’Infinito.

Negli oli che rappresentano parabole evangeliche ed episodi della vita di Cristo o di santi vissuti in differenti epoche , le plastiche immagini , sospese in uno spazio senza tempo , superando la dimensione narrativa e la stretta aderenza alla tradizione iconografica , esprimono in modo personale un senso del sacro che affonda le radici nella cultura e nella religione del cristianesimo . Soffermandosi sui composti ma eloquenti gesti e sulla coinvolgente espressività dei volti di due soli personaggi, disposti in primo piano e simbolicamente illuminati da un fascio di luce di valore soprannaturale , l’artista sintetizza il significato religioso della scena , proposta all’osservatore con lo spirito e la sensibilità dell’uomo contemporaneo che riflette sulla propria Fede.


Laura Sesler


Dante e la Trinità - Paradiso XXXIII - Dal canto XXXIII del Paradiso ha preso ispirazione il dipinto di Felice Cremesini, contraddistinto da un'impostazione formale e costruttiva, che inserisce la visione di Dante in una luminosa atmosfera, carica di mistero e oniricamente sospesa. Valenze descrittive e simboliche si intrecciano saldamente nella raffigurazione del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo definiti con la consueta cura disegnativa e attenzione ai particolari che caratterizzano la cifra stilistica del pittore. La tela sottolinea come lo sguardo e la mente di Dante, affiancato dalla figura di Maria, fossero fortemente attratti dalla visione celeste della Trinità, concentrandosi in modo particolare sulla persona divina del Figlio, che nell'incarnazione ha assunto anche la natura umana.

Laura Sesler


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